< Di solito ho settordici fogliettini sparsi e altrettanti appunti scritti su impensabili fogli di carta o salvo tutto su file text sul mio desktop o aggiungo ai preferiti ( che poi ,fortunamente non c'è polvere, non apro mai).

Forse questo blog può essere terapeutico da questo punto di vista. >


domenica 12 febbraio 2012

FILM: Brubaker


Film da 5/5. Anche se è datato (1980: ben 32 anni fa) trovo che la fotografia,la tematica e il modo di far scorrere la storia siano recentissimi.
Brevemente la trama: il direttore riformista Henry Brubaker,criminologo,è chiamato a gestire un penitenziario molto duro.
Come si può ben capire c'è molto lavoro psicologico da poter estrapolare e fa parte di quel filone di film che trasmette emozioni attraverso l'evoluzione( degenerata o meno) dei personaggi.
Quando la trama prevede come ambientazione l'Istituzione,qualunque essa sia a partire dai manicomi, si sa già come andrà a finire il film. Il lieto fine,dettato dal cambiamento o trasformazione di qualche personaggio che inizialmente era del tutto contrario o scontroso di fronte alla novità ,è scontato e da prevedere.
Ciò che caratterizza un film scontato da un bel film,sta nel modo di raccontare e far sentire vive e veritiere le emozioni che si provano,anche se già si sa cosa ci si potrebbe aspettare.
In questo,Brubaker ci riesce e anche bene.

Come spesso accade,questo film a sfondo sociale è tratto da una storia vera accaduta a Thomas (Tom) Murton. Dopo un rapporto insabbiato sulle condizioni carcerarie ,fu chiamato proprio questo criminologo a gestire la prigione nel 1967. Per tutto il polverone che alzò,fu tolto dal suo incarico dopo un anno.


Stessa fine fece Brubaker ma la scena finale in cui, mentre si presentava il nuovo direttore ,tutta la folla carceraria,si avvicinava alla recinzione applaudendo Brubaker, ricorda molto la scena del film L'attimo fuggente in cui tutti gli alunni si alzarono in piedi sui banchi.  "O Capitano! Mio Capitano".


Insomma,super consigliato e grazie a questo film ho scoperto Robert
Redford,uomo di grande fascino. :)

Tornando ai giorni nostri la vicenda mi ricorda l'inchiesta portata avanti da Ignazio Marino sui carceri psichiatrici. Vergognoso trattamento. Cosa è cambiato da allora?? Ci servirebbe un Brubaker ma sembra che non ci sia voglia di riformare. I tg non ne parlano più,lo scandalo è cessato di esistere e tutto torna alla solita normalità. Normalità orribile per i detenuti che non meritano di essere comparati ad oggetti e che spesso stanno lì per reati miseri e per stupidi cavilli.
Fuori dai cosiddetti "carceri",ci sono migliaia di persone che non sono marchiate di reati contro la persona ,ma peggio ancora contro tutta una popolazione che dovrebbero gestire. Ora,non voglio essere demagogica ma qui pare proprio che ci siano due pesi e due misure troppo diverse perchè non visibili i danni che creano.
Vi lascio ad un spezzone dell'inchiesta :

http://vimeo.com/21234487


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